Wednesday, February 3, 2016

Wild Bunch 987






Something different about the K100... Will our hero make it? 




Lorenzo Rapparini is a usual guest of Inazuma Cafe since the very beginning of this page. Now he's got a new Brand and this is his last release. Here a free translation of what he says about it... "In an age when so many K100 are custom rebuilt with useless modifications (like knobby tires and large handlebars on a 500 pound bike) I wanted to express my personal pigheaded interpretation of this bike, trying to improve its handling and, possibly, its look.

The engine has been rebuilt. I chose first class components. Lythium battery: not for racing purposes but for efficiency. Leovince muffler on a new 4 in 1 self made inox exhausts. Handmade genuine leather seat on a fiberglass custom tail. Plate support coming from an Aprilia RXV. Stock gas tank, since I believe it’s one of the best part of this bike, all aluminium made. Benelli Tornado T3 front light… But the core work has been changing the balance of the bike. Since I wanted something street legal, I used the stock rims and tyres, which drove me crazy in fitting the new front end coming from a Ducati S4R. All the work performed is inside the front wheels and cannot be seen (as usual in these cases), but you can discover it on my facebook profile. Once the front end was completed, I gave the rear end a couple of Ohlins shocks, coming from a Morini Gran Passo tuned for road riding and a 160/170 pounds rider. I rebuilt entirely the electrics in order to save the stock control lights and have them working with led lamps in a 2x2 inches aluminium panel inside the cockpit.
Talking about the mood of this build, I know that many won’t like it bceause the current fashion about the BMW K custom builds is more brat style – dual sport oriented… But I found my build more balanced and sober. Even the fluo colors on the wheels are in line with the style of the 80’s and 90’s, the age of this bike (...)
"




"In un periodo in cui le BMW K100 sono terribilmente inflazionate e con modifiche a dir poco inutili se non peggiorative come ruote tassellate e manubri larghi, per moto da 240 kg, ho voluto, testone come sono, e restio all'omologazione, fare una mia personale interpretazione di questa moto, cercando di migliorarla esteticamente e sopratutto nella ciclistica. Meccanicamente parlando è stato revisionato il motore nella frizione, iniezione, pompa acqua ecc. Come dotazione ho optato per componenti di prima scelta. Batterie al litio, non tanto per ridurre il peso ma per l'efficienza, infatti ho voluto lasciarle nello stesso alloggio di quella originale, per dimostrare che non ho velleità pistaiole, ma pratiche... Scarico Leovince, montato su un raccordo 4 in 1 fatto a mano in inox. Seduta disegnata e realizzata a mano in vetroresina e cuscino in vera pelle. Portatarga Aprilia RXV. Serbatoio originale: lo trovo interessante perché in alluminio, un peccato togliere l'unico pezzo bello che la BMW realizzò. Fanale Benelli Tornado T3. Entrando nel sodo della preparazione ciclistica, visto che volevo un moto più possibile conforme ai dati libretto, ho scelto di mantenere le stesse gomme e cerchi, il che ha creato non pochi problemi di alloggiamento della forcella, piastre e semimanubri, donate da una Ducati S4R. Il lavoro principale è stato creare distanziali dischi che si auto centrassero. Sul mio profilo potrete capire il tesoro di tornitura che si nasconde all'interno della ruota. Il meglio non si vede mai. Dopo aver caricato così l'anteriore per una migliore maneggevolezza e inserimento, ho dotato il retrotreno di un mono Ohlins di un Morini Gran Passo con molla per 80/85kg di pilota e idraulica messa a punto per renderlo più stradale. L'impianto elettrico è stato tutto rifatto per poter alloggiare le spie originali nel cockpit su un pezzo di alluminio di 5x5 cm dove ho installato tutti LED. Eludere l'impedenza delle lampadine per montare dei LED non è stato banale.
Il mood della moto. Molti la criticano perche non la capiscono, si aspettano da una moto così le solite cazzate che girano sul web. Senza falsa modestia trovo la mia più equilibrata, più sobria ben avendo colori fluo, la moto viene dai primi 90 fine 80. BMW disegnò in gran parte questa moto al computer, era caratterizzata da linee poligonali dritte, da sottosquadri, da poche linee discendenti, era tutto molto lineare, molto 'ferro da stiro' ma ho sempre sostenuto che il motore con quel cardano li dietro attaccato, aveva potenzialità estetiche non indifferenti -
Parere che Inazuma non condivide NDR -. Cazzo, disegnaci sopra una sella e un manubrio e ci hai fatto un mezzo che può stare in un film di Akira Kurosawa... Sto fantasticando come sempre. Beh, tornando a noi, la mia rivisitazione vuole essere in una chiave si moderna ma che si ispiri a qui periodi, periodi di sale gochi, di rap, di pop, di grafiche stralunate, degli schizzi di vernice, delle animazioni poligonali al computer, del buon umore dei film americani con il finalone, dalla bassa california, dalla newyork coi tombini fumanti, dalle BMX e degli skater dai capelli cotonati, dai lampi viola disegnati sugli zigomi delle groupie, dai Guns & Roses e dai Twisted Sister, dal sano rock urlato… Dal periodo in cui sono nato e cresciuto, ma che non ho vissuto se non da bambino.





































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